Radio University

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RADIO UNIVERSITY ADESIVO 2

L’emittente nacque a Milano nel dicembre 1975 per iniziativa di unRADIO UNIVERSITY ADESIVO 3 gruppo di giovani del Fronte della GioventĂą e del Fuan milanese. “La voce del dissenso della destra milanese” era ben nascosta a causa delle minacce che gli esponenti della destra ricevevano negli anni ’70.   Finanziatore dell’emittente era l’allora onorevole del Msi Franco Servello, trasmettevano molti volontari fra i quali vi erano Ignazio Larussa (futuro ministro della Difesa), Maurizio Gussoni (futuro vice-presidente del Corecom), Dario Vermi (futuro vicepresidente della Provincia di Milano), Amina Fiorillo (una delle voci del notiziario, futura moglie di Maurizio Gasparri), Gudo Bombarda (futuro assessore alla formazione professionale, sport, giovani e lavoro della Regione Lombardia), Valter Pancini, Guido, RADIO UNIVERSITY FOTOAlex Voglino, Gabriele Minzon, Gianni Paulotto, Massimo Turci (segretario del FdG che andava in onda il sabato pomeriggio con una trasmissione di commenti politici), Emanuele D’Angelo, Fabio Ruzza (che RADIO UNIVERSITY FOTO 2proponeva musica alternativa), Luca De Giorgi, Eleonora Andrea Comiini, Giorgio Albertini, Andrea G.Pinketts (oggi scrittore); direttore dell’emittente era Ignazio Larussa.  Radio University irradiava i suoi programmi dai canali 82,500; 89,500 e 92,400 mhz, la sua sede era a Milano in via Mancini, ma era ben nascosta a causa delle minacce che gli esponenti della destra ricevevano negli anni ’70. Lo scopo dell’emittente era quello di dialogare col mondo universitario sulla scia dell’omicidio dell’attivista di destra Sergio Ramelli (avvenuta a Milano il 13 marzo 1975). Radio University faceva politica di destra, ma sapeva anche essere una radio di intrattenimento con programmi di vario genere: dall’informazione ai programmi per bambini, a quelli sportivi, perfino un programma di criminologia condotto da un dirigente del carcere di San Vittore. E poi musica per tutti i generi e le dediche telefoniche per i brani richiesti. Fra le rubriche piĂą ascoltate ci sono Periscopio con Guido e Massimo e Brioss. La sede era in via Benvenuto Cellini 5 a Milano. L’emittente servì anche a far trovare spazi a gruppi quali Gli Amici del Vento, La compagnia dell’anello e gli Zeta-tiemme. Radio University effettuò una storica diretta in occasione della visita di Papa Paolo VI in piazza Cinque Giornate, fu Maurizio Gussoni ad inventarsi una diretta con un cb amatoriale.

RADIO UNIVERSITY ADESIVOAll’inizio degli anni ’80 l’emittente apre una succursale a Pavia, Radio University 2, ubicata presso la sede del Fronte della Gioventù con un studio di registrazione, un mixer, due piatti, una piastra di registrazione a bobine ed una a cassette. All’inizio i collaboratori guidati da Carlo Nola registrano due ore al giorno di trasmissione e tutte le mattine portano i nastri a Milano (in seguito un ripetitore a Montebruciato permetterĂ  le trasmissioni in autonomia).  Poi è la volta di un’altra succursale in quel di Lecco, Radio University 3, dai 92,700 mhz.

Ma la glorIa è effimera,  Radio Univerity chiuse per mancanza di fondi nel 1983. Le frequenze furono rilevate da Alberto Hazan che le userà poi per irradiare Radio Montecarlo in fm, prima, e 105 Classic, poi. Oggi il suo impianto dopo Rock Fm, Lattemiele, Radio 101, ospita Radio Margherita.

Per altre informazioni leggete “Il nostro canto libero” di Cristina Di Giorgi e Ippolito Edmondo Ferrario. Castelvecchi editore.

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