Storica emittente capitolina legata alla sinistra, fondata da Vincenzo Russo, direttore Paolo Pioppi, nasce nel febbraio del 1978 la sua sede è nella soffitta di una casa occupata in via Casalbruciato 27 nella zona Tiburtina, irradia i suoi programmi dagli 88,900 MHz “Radio Proletaria. Un contributo alla costruzione del movimento di classe” recita il primo manifesto stampato dalla radio. Radio Proletaria, parla delle lotte sociali e operaie in corso, commenta – interpretandoli – i fatti politici e dedica molta attenzione all’internazionalismo. I toni sono duri e il dibattito con gli ascoltatori che chiamano in diretta è spesso asprissimo. Radio Proletaria nasce anche in rapporto con molti giovani proletari della Tiburtina , spesso con spiccata sensibilità alla buona musica piuttosto che alle lotte. Questo connubio tra il migliore rock e le lotte sociali, ha raggiunto in molti casi livelli di qualità indiscutibili e decisamente fuori dal comune. Negli anni ’90 assume la denominazione di Radio Città Aperta, richiamandosi al celebre film di Roberto Rossellini.