Fabio Marelli nasce a Tortona, in provincia di Alessandria, il 4 agosto 1978, si diploma all’I.T.G. Nervi di Alessandria, quindi frequenta il corso di dizione presso il Centro Teatro Attivo, C.T.A. di Milano.
Quale è il tuo primo ricordo radiofonico?
“Una radio locale che trasmetteva liscio all’ora di cena e RDS al fiume la domenica che diceva “50% MUSICA ITALIANA, 50% MUSICA INTERNAZIONALE, 100% GRANDI SUCCESSI”…,Disco Radio. la radio per la quale oggi lavoro, all’epoca non esisteva ancora”.
Come sei arrivato al mondo della radio?
“Un po’ per sfinimento da parte della mia famiglia; stanchi di giocare a fare i concorrenti in pseudo quiz dove io facevo il presentatore (erano i tempi dei grandi quiz di Corrado e Mike Bongiorno) uno zio decise di presentarmi ad un suo amico che vendeva pubblicità per una radio locale.
In quale radio hai esordito?
Avevo 16 anni, iniziai a Radio Delta Alessandria: erano ancora gli anni dei vinili e delle pubblicità mandate in onda a cassetta. Da quell’ormai lontano 1978 fino al 2003 ho lavorato per varie emittenti locali fra le quali ricordo la mitica Radio Adamello e Radio Veronica One, emittente per la quale sono stato lo speaker della fascia 12-15″.
Nell’estate 2004 Fabio è fra gli speaker che partecipano al programma DEEJAY TI VUOLE, in onda su Radio DeeJay. Fabio quindi lavora anche come tecnico di postproduzione per i contributi di Piero Chiambretti da Torino a RadioMontecarlo. Nel giugno 2008 Fabio passa a DiscoRadio emittente per la quale è ancora oggi in onda dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 15. Nell’aprile 2009 è andato anche in onda su Mtv nel programma NOBILE MOBILE.
Quale è l’aneddoto più curioso delle tue esperienze radiofoniche?
Beh, più che curioso, traumatizzante: lavoravo per Piero Chiambretti alla post-produzione del suo programma per RadioMontecarlo, in occasione dei mondiali di Germania 2006. I suoi interventi erano registrati. Terminata una delle puntate, un blackout spense il computer e tutte le interviste ai personaggi dello spettacolo andarono perse. Dovemmo ripetere la puntata senza interviste: da allora, quando sento il nome di Piero Chiambretti, faccio il backup del mio computer…
Come vedi la radio del domani?
Se nessuno inverte il trend, con sempre più “televisivi” (che non è detto abbiano per questo i numeri per farla) e meno “radiofonici”.