Radio One

RADIO ONE

radio-one FIRENZE

radio one fIRENZEEmittente nata a Firenze nell’ottobre 1975 per iniziativa di Dennis Pieri, Riccardo Tacchini, Stefano Mannelli e Claudio Tilesi per tutta la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 – scrive Massimiliano Marchi di firenzemedia – è stata un vero e proprio mito per la radiofonia italiana. Censita sul numero 46 del marzo 1976 della rivista SUONO STEREO, così viene presentata da Millecanali:  “Il modello era ripreso pari pari dalle radio americane: pochissima musica italiana e dischi che arrivavano direttamente dall’America o dall’Inghilterra, jingle a tutto spiano, voci belle, anche se impostate; questo era la Big One. A quei tempi la parola indagine non aveva quasi senso, ma per darvi un’idea di quanto se ne parlasse in giro, possiamo aggiungere che tante radio di Torino, Milano e Roma, possedevano delle cassette su cui erano registrati i programmi di Radio One. Molti editori e direttori artistici, infatti, chiedevano al primo amico che passava da Firenze di sintonizzarsi sulle frequenze dell’emittente per registrare tutto ciò che andava in onda. Direttore è Adriano Castracane, fra i collaboratori ci sono: Eddy Trauba, Denys Pieri, Gianni Pierantozzi, Vincenzo Vincent Pota, Philip Bachmann, Stefano Damasceni, Alberto Lorenzini, Davide Sagliocca e il compianto Enzo Mazzei. Un mondo magico fatto di voci d’acciaio e sistemi empirici. Una radio dal suono unico e potente che copre il 90% della Toscana, una qualità elevatissima ed un respiro davvero internazionale. A questa statura inconfondibilmente americana contribuiscono i jingle originali arrivati dagli States, la discografia in anteprima del circuito Billboard USA, la quasi esclusione della musica italiana dalla programmazione ed il contratto con BBC One per la ri-trasmissione settimanale del “Top of the Pops” radiofonico con le voci di Brian Matthews e Richard Skinner. La collezione musicale di Radio One è semplicemente inarrivabile.

DENNIS PIERI RADIO ONE

DENIS PIERI, UNO DEI FONDATORI DI RADIO ONE

All’inizio degli anni ’80 lasciano l’emittente Riccardo Tacchini e Claudio Tifesi, Denis Pieri rimane l’amministratore unico: “nei primi tempi – dichiara nel 1982 Denis a una rivista specializzata del periodo – il modello da seguire era Radio Lussemburgo, e ciò permise subito di dare all’emittente un’impronta internazionale. Il nostro pubblico va dai diciottenni ai quarantenni, sostanzialmente musicofili, e in base alle ultime statistiche, dovremmo raggiungere più di 50.000 ascoltatori. La musica che viene trasmessa in quasi tutta la regione è una via di mezzo fra le forme rock più avanzate e il cosiddetto easy listening. Le canzoni italiane non superano il 10%. Una particolare attenzione viene prestata ai nuovi filoni, ma i vari dj non dimenticano il revival. Insomma nei programmi di Radio One si può trovare quel filo conduttore che lega la musica del passato, presente e futuro”.  Il palinsesto di Radio One nella prima metà degli anni ’80 propone molti programmi musicali, un radiogiornale curato da Franco Paoli che è anche il direttore responsabile dell’emittente, i giochi TURBO GAME e IL SUONO SCONOSCIUTO.

Solo l’arrivo in città di Rete 105 Network, negli anni 1984-85, cominciò a far perdere colpi a Radio One. Ne seguì un repentino calo di gradimento a favore del più quotato network milanese, fin quasi all’orlo del fallimento, dal quale la radio si salvò cedendo a una certa Crudelia la migliore frequenza, quella che le assicurava una totale copertura della Toscana.

Nel 1992 Radio One viene acquistata dall’avvocato Riccardo Trigoria e da Pierluigi Stefani. Dopo qualche anno di stasi Radio One viene rilevata da Boris Mugnai, editore di Rtv38, la direzione viene assunta da Pierluigi Stefani. L’emittente perde parte del respiro internazionale che l’ha caratterizzata negli anni ’80. Entrano: Leonado Daddi, Giuseppe Bonafede, Vincenzo Pota, Philip Bachmann, Roberto Gentile, Stefania Riccio e Massimo Cervelli.

Alla fine degli anni ’90 riparte una Radio One del gruppo editoriale di Piero Barbagli, Massimiliano Marchi – curatore del portale www.firenzemedia.com, il massimo esperto di storia delle radio e delle televisioni fiorentine, ci precisa: “la Radio One (Big One) di Barbagli non ha nulla a che vedere con la storica Radio One”.

Con il gruppo Barbagli Big One è la radio del divertimento, dei collegamenti notturni con “La Capitale”, il locale più frequentato d’estate a Firenze. E ancora, la radio degli spettacoli e dei concerti, legata al circuito Box Office, sempre di proprietà dello stesso gruppo, che è una delle organizzazioni di prevendita biglietti più grande d’Italia. Insomma, nell’ultimo anno Radio One sembra aver acquistato nuova linfa e oggi comincia a raccogliere i primi frutti di una felice rifondazione.

Nel 1996 – precisa sempre Massimiliano Marchi – l’unica frequenza rimasta, che non era nemmeno quella storica, la 100.900 venne ceduta a Crudelia, ma la 88.3,000 fu ceduta per dare vita a un nuovo/vecchio progetto radiofonico degli anni 70/80, radio zero che però falli’ miseramente dopo circa due anni.  

La 100.9 passò a radio crudelia nel 1989. Si trasferì quindi sugli 88,3 frequenza non più regionale ed infatti dal serra per la costa erano sui 91,6

Per saperne di più sulla storia di Radio One

http://www.firenzemedia.com/radioone-art82.html

Un ringraziamento a Massimiliano Marchi per le precisazioni, l’adesivo e la foto che ci ha inviato.

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La prima emittente di Firenze va in onda con una trasmissione sperimentale il 13 settembre 1975 dai 101 mhz (poi anche 93,000). Sede in via degli Orti Oricellari a Firenze, nasce per iniziativa di Stefano Mannelli, direttore Adriano Castracane. Ben presto passa a trasmettere dalle ore 18 alle ore 24 con al microfono i tre fondatori: Denis Pieri, Riccardo Tacchini e Claudio Tilesi. Fra gli altri collaboratori: Eddy Trauba, Gianni Pierantozzi, Philip Pachmann. Stefano Damesceni, Alberto Lorenzini, Davide Scagliocca e il compianto Enzo Mazzei. Il modello da seguire è Radio Lussemburgo. Nel novembre 1975 il sequestro delle apparecchiature le trasmissioni interrotte. Con la ripresa palinsesto 24 ore su 24. La sede dell’emittente è in via Orti Oricellari.   La radio decolla. Fino dagli inizi delle proprie trasmissioni e per alcuni anni l’emittente  ritrasmette, previo accordo, i programmi musicali della BBC di Londra tra cui la mitica “TOP OF THE POPS” condotta dal DJ Brian Matthews. Nel 1977 vanno in onda in tre edizioni : il martedi’ alle ore 15,05, il sabato alle 24 e la domenica alle ore 14,05. Nel 1978 ha 4 collaboratori fissi e 25 a part-time. La musica trasmessa in quasi tutta la regione e’ una via di mezzo fra le forme rock piu’ avanzate e l’easy listening. Le canzoni italiane non superano il 10%. Una particolare attenzione viene prestata ai nuovi filoni, ma i vari nuovi DJ non dimenticano il revival. Eddy, trasmette normalmente musica d’ascolto, country e rock facile. Con gli anni ’80 l’emittente affida l’informazione giornalistica a Franco Paoli, direttore responsabile. Tra i programmi due giochini che raggiungono i più lusinghieri successi : “Turbo Game” alle 13,15 e “Il suono sconosciuto” alle 16,00. Alla fine del 1982  inizia sperimentazione anche in Onde Medie. Nello staff entrano: Andrea Calamai, responsabile della redazione sportiva, e della diretta pomeridiana della domenica ovvero la cronaca dal vivo delle partite interne della Fiorentina; Vincent Dj, 10 anni di esperienza nelle discoteche, che collabora anche con Tele 37 col programma “Discomania” ovvero il nome del suo negozio di dischi, la domenica e il lunedì presenta in radio “Corsia preferenziale”; Donatella che intrattiene gli ascoltatori con 4 trasmissioni : “Buongiorno con Donatella”,  “Lo spezza disco” in onda tutti i giorni, “Italian Graffiti”  (Lunedì) e infine “Ladies Only” (Giovedì) un programma dedicato esclusivamente alle cantanti; Gianni, che presta la sua voce ai notiziari e alla pubblicita’, il martedi’ sera propone l’ascolto di musica country e il venerdì si occupa di “Top 20”, la classifica discografica settimanale; Luigi Cobisi, che il giovedi’ alle 15 propone la “Rubrica DX” e da consigli per captare il segnale delle emittenti straniere che trasmettono in italiano. Luigi riceve dalla BBC, in esclusiva per la Toscana, “Top of the Pops”, anteprime dal mondo della musica inglese presentate da Brian Matthews il lunedì alle 21; Enzo, ex di Radio Pisa International dal settembre del 1980 alla radio fiorentina. La sua rubrica in onda il mercoledì sera, dalle 23 alle 0.30 “Rock Star”; Stefano, uno dei primi a rispondere all’appello dell’antenna, l’uomo delle pubbliche relazioni con le case discografiche e l’ addetto alla programmazione musicale, insieme a Gianni ed Enzo; Philipp Backemann che trasmette il sabato sera dell’ottima musica “vellutata”: “Special Soul” e “Soft Gold”, la domenica: “Hot Soul Singles”, il giovedì: “Dancing Tracks”, rassegna di successi da discoteca degli anni Settanta. Un mondo magico fatto di voci d’acciaio e sistemi empirici. Una radio dal suono unico e potente che copre il 90% della Toscana, una qualità elevatissima ed un respiro davvero internazionale. A questa statura inconfondibilmente americana contribuiscono i jingle originali arrivati dagli States, la discografia in anteprima del circuito Billboard USA, la quasi esclusione della musica italiana dalla programmazione ed il contratto con BBC One per la ri-trasmissione settimanale del “Top of the Pops” radiofonico con le voci di Brian Matthews e Richard Skinner. La collezione musicale di Radio One è semplicemente inarrivabile. Negli anni ’90 passa di proprietà a Boris Mugnai editore di RTV 38 e la direzione viene assunta da Pierluigi Stefani. L’emittente perde parte del respiro internazionale che l’ha caratterizzata negli anni ’80. Entrano: Leonado Daddi, Giuseppe Bonafede, Vincenzo Pota, Philip Bachmann, Roberto Gentile, Stefania Riccio e Massimo Cervelli. (Ruggero Righini).

RADIO BIG ONE FIRENZE 1980

Radio One Firenze 1980: Stefano Larini, Eddie Trauba, Alberto Lorenzini, Gianni Pierantozzi ed Enzo Mazzei. Un ringraziamento a Stefano Larini per averci inviato la foto.

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