Radio Reporter

RADIO REPORTER 

radio rePORTER 103,700L’emittente nasce il 18 marzo 1976 dalla passione e dalla volontà di un gruppo di amici radioamatori di Rho, paese in provincia di Milano: Bruno Arcaro, Renzo Cittadini, Silvio Allievi ed Emilio Cancellieri erano piccoli imprenditori locali, la loro passione per la radiofonia fece si che si decidessero a dar vita a Radio Reporter, la prima sede dell’emittente era a Castellazzo di Rho, in una cascina di Villa Scheibler un tempo utilizzata come dimora per la servitù, la prima frequenza occupata 105,700 mhz. Così Emilio Cancellieri, uno dei fondatori, il primo tecnico dell’emittente, ha ricordato nel corso di un’intervista con Emilio Bianchi l’inizio delle trasmissioni: “io avendo un laboratorio a Milano e trafficando nel settore, fui incaricato di indagare per costruire una radio, lo acquistai una persona che l’aveva autocostruito, io installai, con Angelo Parolini, un’antenna doppia coassiale di 15 watt, che venne messa in funzione da Castellazzo, una frazione di Rho, arrivavamo ai confini di Pero, tre-quattro chilometri in linea d’aria” era la notte del 18 marzo 1976. La musica mandata in onda veniva diffusa tramite un’apposita macchina per mandare in onda brani musicali, un cambia cassette, mentre andava la musica io e gli altri fondatori giravamo per Rho per verificare fin dove arrivava il segnale. E’ Luigi Porro (oggi impiegato comunale dell’anagrafe) a dare il mitico annuncio nella notte: “qui Radio Reporter, prove tecniche di trasmissione”. Ricorda sempre Cancellieri che sia per problemi di interferenza con la televisione della svizzera italiana, sia perchè dai 105,560 trasmetteva da Milano Studio 105, la frequenza venne poi spostata sui 103,700: “inoltre molti apparecchi radio non arrivano ai 108 mhz, quindi nei primi mesi dovemmo fare numerose tarature agli apparecchi stessi, pertanto si optò per il cambio di frequenza.”

Bastano pochi mesi per qualificare la neonata “radio libera” (come si chiamavano una volta le radio) come una delle emittenti più professionali, vivaci e seguite dal sempre più affollato etere lombardo. Oggi molte di quelle radio non esistono più. Nate per hobby e attive per qualche stagione, grazie al volontariato appassionato di musica, non si daranno mai una struttura organizzativa manageriale in grado di reggere il confronto sempre più impegnativo con la concorrenza.  Reporter invece si da una struttura manageriale e presenta un palinsesto ben strutturato. Il 22 giugno 1976 il via ufficiale con la trasmissione Aperitivo musicale. Per tutto il 1976 la radio trasmette tredici ore al giorno, dalle 11 alle 24, per occupare tali ore ci vogliono dei giovani di buona volontà, e i quattro fondatori li trovano in Emilio Bianchi, Giuliana Pedroli, Daniela Casati e Leonardo Re Cecconi. Daniela (ancora oggi a Repoter) e Giuliana (a Radio Reporter fino al 2009) sono le rassicurante e dolci voci femminili dell’emittente, Emilio Bianchi è il mattatore, è lui ad aprire le trasmissioni dell’emittente con il programma Aperitivo musicale.Leonardo Re Cecconi lascerà presto l’emittente, scoperto da Claudio Cecchetto verrà lanciato a Radio Milano International. Fra gli altri collaboratori della prima era Liliana Monteleone e Tino Arena.

Fernando Ciotti, uno dei primi collaboratori dell’emittente ricorda: “iniziai nel settembre 1976, i programmi di punta allora erano – novità molto gradita per i tempi perchè era una cosa interattiva – il DiscoDedica dalle 20 alle 21 con Andrea e Sergio e poi con Max e Max3 oltre alle classifiche disco (Valerio e Michele Dj della discoteca Blow up , purtroppo non più tra noi da molti anni…) , italiana e generale , e la musica sudamericana con Pio . l’adesivo allora era una specie di quadrato con all’interno un altro quadrato , colore arancione”. Di li a poco arriverà un secondo adesivo con il simbolo dell’emittente: un cuore, disegnato a Joe Denti, il cuore sarà stampato sugli adesivi che la radio inizia a distribuire ai propri ascoltatori già verso la fine del 1976.  Fra il 1977 e il 1978 il palinsesto si struttura con una fisionomia che, pur modificata in quasi trent’anni di vita e il cambio di tre editori, rimane sostanzialmente fedele al target di ascoltatori che l’hanno premiata. L’emittente verso la fine degli anni ’70 inizia a trasmettere dai 104,300 mhz, per poi passare all’attuale 103,700. Nel 1977 gli editori di Radio Reporter danno vita ad una televisione, nasce Tele Radio Reporter, e le voci ormai famigliari in tutto l’hinterland milanese, e in Lombardia (Radio Reporter ha allargato intanto il proprio bacino di utenza), si dividono fra radio e televisione: Emilio Bianchi, Giuliana Pedroli e Daniela Casati, sono i beniamini radio-televisivi, la loro popolarità radiofonica trascina quella televisiva, quella televisiva trascina quella radiofonica. La sede è stata intanto trasferita a Rho, dapprima in via Mazzo 7, quindi in via Tavecchia 43. Radio Reporter è fra le prime emittenti italiane a creare contatti diretti con i propri radioascoltatori non solo tramite le dediche e le hit parade, ma anche lo stile diretto, semplice, quasi “naif” dei suoi personaggi più famosi.  Il rapporto molto stretto con gli ascoltatori si ha spesso coinvolgendoli in manifestazioni extra radio, il varo di programmi originali e coinvolgenti, e con la programmazione musicale che ha sempre avuto un occhio di riguardo per la musica italiana e i “goldies” (anche quando tutto ciò non era di moda).

Nel 1983 gli editori storici cedono la radio e la tv alla famiglia Pozzi, titolare di una catena di supermercati, che gestisce anche la televisione. Sempre nel 1983 inizia a condurre con Emilio Bianchi (in radio e in tv) il portiere dell’Inter Walter Zenga, nascono i network, Radio Reporter allarga il proprio bacino di utenza ed è ascoltata in Lombardia, Piemonte e Liguria, mitici sono i jingle, ancora oggi nella memoria collettiva dei quarantenni-cinquantenni, jingle che, rinnovati, e modificati, ci sono ancora oggi e sono molto noti.

RADIO REPORTER EMILIO BIANCHI E FERNANDO CIOTTI

FERNANDO CIOTTI (DI SPALLE) E UN GIOVANISSIMO MAX (DISCODEDICA) CHE ARMEGGIA SU UN REVOX

Con l’arrivo dei network Radio Reporter non si appiattisce sulla scelta, fatta da molte altre radio locali che falliranno, di volere scimmiottare lo stile e copiare la programmazione musicale di questi colossi.  L’anno più difficile dell’emittente è il 1987 allorquando la famiglia Pozzi cede la televisione a Callisto Tanzi. “La radio era considerata una parente povera della televisione – ricorda Emilio Bianchi – vi era poi la concorrenza dei network, ma grazie al nostro lavoro e alla fedeltà dei radioascoltatori, siamo andati avanti.  Dal 1987 in poi Radio Reporter ha proseguito nel suo grande successo, diventando una delle emittenti non network più seguite d’Italia.  Il target attuale dell’emittente è quello di un pubblico di 25-50 anni, 50% uomini e 50% donne, Reporter è ancora, alla vigilia del suo trentennale, la “radio del cuore”.  L’emittente, diretta da Massimiliano Pozzi, propone un notiziario ogni ora, il programma ormai cult Gioco fedeltà, il bravissimo Emilio Bianchi compone un numero telefonico a caso, se viene pronunciata la frase: “Ascolto Reporter” il fortunato, e attento, radioascoltatore, vince un’automobile. Gli attuali conduttori di Radio Reporter sono: Lucia Angella, Marco De Domenico, Emilio Bianchi, Daniela Casati, Michele Mariotti, Giuliana Pedroli, Andrea Risi, Fabio Banzato, Jody Passatutto e Max Parisi, molti di loro, come ho già scritto, sono a Radio Reporter da quasi trent’anni, segno di fedeltà, in un mondo come quello delle radio ove i conduttori cambiano emittenti come i vestiti, Radio Reporter è un’eccezione. Radio Reporter (dati Audiradio 2003) può contare su un’audience di 300.000 ascoltatori nel giorno medio e 861.000 nell’arco della settimana. Nel 1990 nuovo trasloco in via Quasimodo 4, nel 1992 Radio Reporter decide di prolungare i programmi anche dopo le 20,00; arrivano Daniele Zini, Edo Bacci, Antonio Fedele, Carmelo Perrone, Luca D’Ulivo e Daniele Turconi., Daniele Oldani, Monica Stefinlongo,

radio reporter ultimo logoIl 29 agosto 2005 un comunicato Ansa diffonde la notizie della vendita da parte di Angelo Pozzi di Radio Reporter alla Media Hit, titolare di Radio Cuore, Gamma Radio, Radio Fantastica, e Doctor Dance. Il gruppo Media Hit di Ponsacco, in provincia di Pisa – comunica la nota Ansa – “conquista un milione 700 mila ascoltatori al giorno, ha acquisito il 100% delle quote di Radio Reporter, importante radio del nord-ovest di Italia. Con questa acquisizione strategica, dice una nota, ‘il gruppo Media Hit, di Loriano Bessi, gia’ proprietario delle emittenti interregionali Radio Cuore, Fantastica Gamma Radio, può vantare un milione e 700 mila ascoltatori giornalieri in Italia e si posiziona, per numero di ascoltatori, tra i primi 10 gruppi radiofonici nazionali.

La nuova proprietà comunica: “squadra che vince non si cambia”, pertanto non si prevedono al momento grandi novità. Reporter è resterà sempre la “radio del cuore”, e non a caso è entrata a far parte del gruppo di Radio Cuore.

Nel maggio 2006 però, a due mesi dai festeggiamenti del trentennale, Emilio Bianchi, una delle voci storiche dell’emittente, lascia Reporter per passare a Radio Number One.

Direttore del nuovo corso di Radio Reporter è Alberto Zanni. I dati Audiradio del primo semestre 2009 registrano 158.000 ascoltatori nel giorno medio per l’emittente. Il nuovo editore trasferisce la sede operativa in via San Galdino 5 a Milano, la sede legale è in via G.da Verrazzano 16 a Ponsacco (Pisa). Fra gli speaker: Deborah Bellotti, Gianni Bosio, Daniela Casati, Chriss Dell’Orto, Roberto Frangipane, Aldo Paolini, Lucia Schillaci. Il 31 marzo 2012 Alberto Zanni lascia la direzione di Radio Reporter. Per tutto il 2012 e fino al settembre 2013 l’emittente manda in onda solo musica.

Nel settembre 2013 Roberto Bagazzoli, assume la direzione dell’emittente ed inizia ad andare in onda con Paolo Simonetti (ex station manager di Disco Radio), Renato Tradico e Paola Kay.

Tra la fine del 2013 e l’inizio 2014 nuove voci hanno fatto il loro ingresso in squadra: Guglielmo Meregalli (ex Radio Sound, nato nel 1993), Matilde Amato (ex Radio lodi e attrice teatrale) e il dj milanese Matteo Crema. All’inizio del 2015 ritorna Renato Tradico e fa il suo debutto Vanessa Grey, cantante e speaker anche per emittenti radiofoniche del Triveneto. I due conduttori affiancano il confermato Guglielmo Meregalli, mentre la domenica prosegue l’appuntamento sportivo con Falla Girare. Il 30 marzo 2015, dopo otto anni passati a Radio Number One, torna a Reporter Emilio Bianchi, voce storica dell’emittente. Torna anche Fabio Banzato, altra voce storia della radio del cuore, arriva Sabrina Antenucci.

Attualmente Reporter trasmette 12 ore e mezzo al giorno in diretta, privilegiando i successi pop e dance degli ultimi 30 anni, senza dimenticare i brani italiani più alti in classifica. L’informazione è assicurata da news al punto ora, costanti aggiornamenti su traffico, meteo e segnalazioni sugli eventi del territorio lombardo e piemontese. Diverse possibilità di interazione vengono offerte agli ascoltatori, anche grazie a giochi a premio, sondaggi, social network. Tra le voci ufficiali dell’ emittente vi sono Michele Vestri e Marco Maffei.

Un ringraziamento a Fernando Ciotti e a Massimiliano Molinari per gli adesivi e la foto inviateci.

LE RADIO DELLA PROVINCIA DI MILANO

ALTRE RADIO DELLA REGIONE LOMBARDIA

I MITICI JINGLE DI RADIO REPORTER

“In macchina, in casa, al lavoro o con gli amici, c’è sempre Reporter”

“103,700 è la radio che ti segue ogni momento, 103,700 è la radio che ti segue ogni momento…”

“Uhu uhu ascolto Reporter, uhu uhu e fallo anche tu… Uhu uhu ascolta Reporter, uhu uhu non ci molli più”.

L’idea di mettere in rete (impresa titanica) la storia delle radio e delle televisioni locali nasce nel 2005 per iniziativa di Gigi Vesigna (giornalista, direttore storico di Tv Sorrisi e Canzoni), Massimo Emanuelli (docente e giornalista di Millecanali, pioniere della radiofonia), Maurizio Seymandi (giornalista e mitico conduttore di Superclassifica Show), Pino Callà (regista e produttore televisivo), Enzo De Mitri (giornalista, critico televisivo de La Notte, collaboratore di Gianfranco Funari).  L’avere vissuto da angolazioni diverse (carta stampata, radio e tv) il periodo pionieristico, l’avere visto nascere e crescere tante emittenti locali, l’avere conosciuto ed intervistato molti dei protagonisti, oltre agli archivi dei fondatori, rende agevole (anche se infinito) il lavoro dei nostri.  Con il passare dei mesi i fondatori vengono contattati da molti pionieri che forniscono ulteriori testimonianze, ricordi e materiale. Si uniscono al gruppo Massimiliano Marchi, Ruggero Righini, Gianfranco Guarnieri, Agostino Rosa ed altri.  Per ogni regione d’Italia viene individuata una memoria storica/corrispondente, aumenta il numero delle interviste mensili e dei contatti del portale. Nascono intanto (giustamente e citando la fonte) analoghe iniziative a livello regionale, con scambi di link e collaborazioni proficue (particolarmente interessante il lavoro di un altro pioniere, Massimo Lualdi).  Nel 2015 scompare Gigi Vesigna, in segno di lutto e di rispetto il sito non viene più aggiornato. Dopo un lungo periodo di silenzio i pionieri superstiti decidono di riattivare il sito (è in ristrutturazione, sarà aggiornato e rilanciato con nuova grafica su un nuovo dominio). Molto è ancora il materiale da pubblicare ed inserire, molte sono ancora le interviste da fare, pian piano accontenteremo tutti.  Al momento alcune schede vengono rilanciate su due blog

https://storiaradiotv.wordpress.com/ (radio)

https://massimoemanuelli.wordpress.com/ (tv ed interviste varie)

Gradualmente sarà inserito anche materiale audio e video del nostro archivio e materiale che i pionieri ci stanno inviando.

Purtroppo qualcuno nel frattempo aveva copiato l’intera linea editoriale del portale (e non solo gli articoli) senza ritegno e non rispettando il diritto d’autore dei collaboratori che vantano tantissimi anni di lavoro e ricerca (molti degli articoli erano usciti su testate nazionali). Già in passato avevamo fatto una causa (vinta) per la copiatura di alcune schede, ma copiare l’intera linea editoriale annunciando di copiare l’intero sito è a dir poco folle. Disponibili a collaborare con chiunque citi le fonti e ci proponga scambi e confronti, non possiamo però transigere con chi plagia pedissequamente. Tutti coloro che hanno ulteriori notizie o proposte farci scrivano alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo ad integrare le schede e a citare gli autori.

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