FRANCO NISI
Franco Nisi è nato a Milano l’11 dicembre 1957, dopo le scuole medie inferiori studia al Conservatorio: musica, pianoforte, teoria, solfeggio, armonia e composizione: “credo di essere stato uno dei peggiori “clienti” della scuola italiana. Nonostante tutto posso vantare laurea in scienza della comunicazione e tre master”.
Quale è il tuo primo ricordo radiofonico, da radioascoltatore?
“La Rai degli anni ’60: Lelio Luttzzi con la sua Hit Parade, Gino Bramieri con Gran varietà e, naturalmente, Alto gradimento di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.”
E il tuo primo ricordo televisivo, sempre da telespettatore?
“Carosello, Studio uno e i telefilm che seguivano: Perry Mason, il Dr.Kildaire: potevo stare alzato solo di sabato sera.”
Come sei arrivato al mondo della radio?
“Ho coltivato fin da bambino la passione per la musica e il giornalismo: mettevo i dischi alle feste delle mie sorelle e, già in quinta elementare, distribuivo un settimanale a scuola tutto redatto da me. Lo battevo a macchina la sera con la Olivetti 22 di mio padre.”
E in effetti Franco Nisi, da tutti conosciuto come speaker e direttore di RadioItalia S.M.I., è anche giornalista ed autore di programmi televisivi e radiofonici, ma facciamo un passo indietro Franco, quale è stata la prima radio?
Radio Metropoli, nel 1977.
Quale il primo disco mandato in onda?
Credo di ricordare Burattino senza fili dell’amico Edoardo Bennato.
Nel 1979 il passaggio a Radio Derby, nel 1981 è a Multiradio studio 21 – circuito che collegava per 4 ore al giorno 40 radio della Lombardia – Il direttore era Roberto Buttafava e collaboravano le grandi firme del giornalismo italiano: Franco Mocagatta, Vittorio Buttafava, Giorgio Bocca, Camilla Cederna, Giancarlo Fusco, Maurizio Mosca etc.
Nel 1982 il passaggio a RadioItalia S.M.I., emittente della quale Nisi diventa direttore nel 1983. Come furono gli inizi a RadioItalia?
““avevamo 22.000 ascoltatori quando sono arrivato. Conoscevo Volanti dal 1976, anzi sono stato io a convincerlo a trasmettere. Il primo notiziario era originale, diverso da quello delle altre emittenti: prima le notizie curiose e originali, poi notizie nazionali ed internazionali, con un notiziario così originale aiuta a distinguere Radio Italia Solo Musica Italiana. Fino al 1984 l’emittente raccoglie sempre più consensi: si ascolta in diverse città del Nord, si
guadagna l’attenzione degli artisti del panorama musicale nazionale e negli studi cominciano ad arrivare i primi ospiti di nome. A rompere il ghiaccio ci pensa nel 1986 Loredana Bertè, poi arrivano gli altri: Gianna Nannini, Gianni Morandi, Riccardo Cocciante, arrivò persino Julio Iglesias. Nel 1986 Radio Italia si trasferì da via San Gregorio a via Felice Casati, e il progetto di dar vita a un’emittente nazionale ha un’accelerazione. A differenza delle altre emittenti nazionali Radio Italia decide di raggiungere tutto il Paese in parte con un segnale unico diffuso contemporaneamente in tutta la penisola da una rete di trasmettitori, in parte rendendo omogenea la programmazione di diverse radio locali. Queste radio si collegavano per sei ore al giorno con la sede centrale di Radio Italia ripetendone i programmi e, per il resto della giornata, trasmettevano in proprio, ma sempre solo musica italiana secondo lo stile indicato da Volanti. A questo punto Volanti chiese alle radio locali di affiliarsi a Radio Italia ed arrivano molte adesioni, dal 1989, pian piano Radio Italia comincia a collegare tutta l’Italia, nel 1992 la syndication si può dire ultimata. La nostra radio era inoltre diventata la casella postale degli artisti, fin da allora un ascoltatore poteva scrivere a un cantante tramite Radio Italia, la redazione avrebbe poi passato la lettera al cantante.”
Da quell’ormai lontano 1992, che possiamo considerare l’anno del network, ne avete fatta di strada, ricordo la partenza di Radio Italia di Sera, l’organizzazione di concerti al Filaforum di Assago, il tuo passaggio in con A casa su Radio Italia su Videomusic-Tmc2, a prova del lancio di una tv, quella che sarà poi Videoitalia, e, oggi Radio Italia Tv. Per RadioItalia hai condotto ogni genere di programmi, oltre a fare il direttore.
“Certo di tutto: news, interviste, speciali, Sanremo, feste in Italia e nel mondo. Oggi mi diverto con l’etimologia, spiegando al pubblico una parola al giorno.”
Franco Nisi oltre a dirigere e a presentare programmi per RadioItalia ha fatto anche l’autore firmando oltre cinquanta programmi, oltre ad avere al suo attivo parecchie collaborazioni con reti nazionali, ha infatti lavorato con Mike Bongiorno per 15 anni e ha scritto testi per Toto Cutugno, Mara Venier, Loretta Goggi, Lello Arena, Massimo Lopez, Piero Chiambretti, Alba Parietti. Tra le trasmissioni più significative a cui ha collaborato vi sono Tris, W Napoli, il 47° Festival di Sanremo, l’edizione di Domenica In del 1993, l’edizione di Sanremo Estate del 2004. Nel corso della sua carriera Franco Nisi ha ricevuto numerose onoreficienze e riconoscimenti, il più importante è arrivato il 22 ottobre 2004 quando presso la sala del Cenacolo della Camera dei Deputati in Roma è stato insignito della laurea honoris causa in Economia della Comunicazione.
Senza far torti a nessuno, proviamoci, quale è l’artista che ti ha maggiormente impressionato?
Quale è lo speaker che avresti voluto avere a RadioItalia?
Tanti: su tutti Mauro Coruzzi.
In tutti questi anni di radio avrai senz’altro mille aneddoti da raccontare, quale è il più curioso?
Troppo difficile
Cosa avevano le emittenti pionieristiche che manca alle radio attuali?
Spazio e tempo per imparare ed esprimersi.
E cosa hanno le radio attuali che mancava alle prime radio libere?
Sono mondi diversi: il pionierismo entusiasta ma competente di allora e la standardizzazione di marketing odierna. le radio oggi si somigliano molto di più tra loro.
Cosa ne pensi del nostro lavoro nato per la salvaguardia della memoria storica della radio e delle voci che ne hanno fatto (e ne fanno) la storia?
Sono favorevole a tutto ciò che conserva con serietà la memoria storica. Lavoro in Radio da 35 anni, in Tv da 25 e mi piace sapere che tutto ciò che abbiamo realizzato sia ricordato da professionisti seri e competenti come voi.
Cosa ne pensi del fenomeno webradio?
Mi incuriosisce moltissimo: penso che prossimamente ne aprirò una a mio nome, se riesco a districarmi nella ragnatela burocratica e legislativa.
Il 25 gennaio 2014 nell’aula magna del Liceo Manzoni di Milano sarà consegnato a Franco Nisi l’Oscar alla Carriera nell’ambito del meeting nazionale della radiofonia Dj sotto le stelle edizione 2013.
DJ SOTTO LE STELLE
OSCAR ALLA CARRIERA A FRANCO NISI DIRETTORE DI RADIO ITALIA SOLO MUSICA ITALIANA
Il 25 gennaio 2014 nell’aula magna del liceo Manzoni di Milano, nell’ambito della kermesse Dj sotto le stelle, sarà conferito a Franco Nisi, direttore di Radio Italia solo Musica Italiana, l’Oscar alla carriera.
Dj sotto le stelle è una manifestazione nata nel 2005 per iniziativa degli speaker radiofonici Tonino Luppino di Sapri e Alessandro Sorrentino, originario di San Giovanni a Piro ma milanese d’adozione.
La giuria di qualità, presieduta da Maurizio Seymandi, era composta dal direttore artistico della manifestazione professor Massimo Emanuelli, dal patron della kermesse Tonino Luppino, da Gigi Vesigna, Gianfranco Guarnieri, Pino Callà, Enzo Meli ed Angelo Costanza.
Dopo una prima fase di votazioni on line e nel gruppo facebook che hanno visto fin da subito primeggiare Radio Italia solo Musica Italiana e molti suoi speaker, oltre allo stesso Nisi, dopo la decisione di spostare la manifestazione da Milano (città della radio) a Sapri, la giuria ha dovuto lavorare per mesi. Sono arrivate oltre 500 candidature di speaker ed emittenti (locali, nazionali, web). Al termine della fase eliminatoria sono rimasti in gara 30 speaker ed emittenti (nazionali, locali e web). La giuria di qualità ha dovuto prendere sofferte decisioni escludendo, seri professionisti.
L’Oscar alla carriera a Franco Nisi è stato l’unico verdetto deciso all’unanimità della qualificatissima giuria.
“Franco Nisi – dichiara Massimo Emanuelli, insegnante, giornalista, uno dei massimi esperti di storia della radio e della televisione in Italia, autorevole firma della prestigiosa rivista Millecanali – non è soltanto un validissimo professionista con una lunga carriera alle spalle, ma ha altre indubbie qualità. Un esempio daseguire per tanti sedicenti speaker e per i giovani che sognano di fare la radio ma ai quali manca la gavetta, l’umiltà e la professionalità di Franco.
Nisi è non solo speaker (“non mi sono mai definito un dj”), autore televisivo e radiofonico, amico di molti cantanti, ma è anche un ottimo giornalista, dotato di una stupenda dizione, sa spaziare in diversi campi e sa dirigere in maniera eccellente una stazione radio.
Come docente e come critico mi capita spesso di imbattermi o di ascoltare sedicenti speaker o dj che sanno fare solo questa cosa (e in alcuni casi anche male), tutti dovrebbero imparare da Franco Nisi: il suo curriculum parla chiaro: oltre all’indiscussa professionalità Franco ha ampia cultura e sa spaziare in diversi settori non prettamente radiofonici.
Il giudizio del pubblico e il giudizio unanime di giurati eccellenti e al di sopra delle parti, confermano la veridicità di queste affermazioni e pertanto l’Oscar alla carriera a Franco Nisi è meritato e motivato.
FRANCO NISI, FRANCO NISI E TONI SANTAGATA (RISPETTIVAMENTE OSCAR DELLA RADIO E PREMIO STILE ITALIANO) CON MASSIMO EMANUELLI, DIRETTORE ARTISTICO DELLA MANIFESTAZIONE, FRANCO NISI RICEVE L’OSCAR DELLA RADIO.
“Radio Italia e Stile Italiano?”
“Ma non scherziamo, Radio Italia è Radio Italia, io con Stile Italiano e le piccole emittenti che mandano in onda le mie interviste ai cantanti, siamo piccola cosa, di mio ci aggiungo alcune provocazioni ai cantanti che intervisto, alcuni dei quali sono amici di Radio Italia e di Franco e che presenzieranno alla cerimonia degli Oscar e saranno a loro volta premiati: Toni Santagata, Umberto Napolitano, Claudio Natili dei Romans ,Anselmo Genovese, Gerardo Carmine Gargiulo. Nicola Di Bari in procinto di uscire con un nuovo album dopo tantissimi anni, non potrà esser con noi, ma gli consegneremo successivamente il premio. Io faccio il professore e il critico radiofonico, non lo speaker, sono in onda con STILE ITALIANO e con L’ANGOLO DELLA SCUOLA per diletto, e ad ogni modo è facile criticare la radio e gli speaker, più difficile è fare la radio e lo speaker, io non mi sono mai definito uno speaker, ma un insegnante. Mi auguro però che una lezione di radio la faccia Franco Nisi sabato al Liceo Manzoni quando gli sarà consegnato il meritatissimo Oscar alla Carriera, lo ascolteremo tutti con estrema attenzione, tutti dobbiamo imparare da lui, io per primo.
Franco Nisi ci ha lasciato, il 7 novembre 2016 a seguito di una lunga malattia.